Con lettera datata 24 febbraio indirizzata al Sindaco, ho rassegnato le mie dimissioni da Assessore al
Bilancio e Tributi e V:Sindaco, restituendo le relative deleghe.
Prima di descrivere sommariamente le ragioni che mi hanno indotto a tale passo, intendo ringraziare di
cuore tutte quelle persone che mi sono state sempre vicine, condividendo con me una esperienza che
avrebbe meritato ben altri risultati a favore della cittadinanza tutta.
Purtroppo, le radicate e deleterie modalità di gestire la cosa pubblica, nonostante i proclami di
rinnovamento, antepongono alle azioni condivise l’attribuzione dei ruoli ed una visione personalistica delle
problematiche che privilegia gli aspetti singoli.
E’ così che da quasi un anno serpeggia, all’interno della maggioranza, l’intento di definire una diversa
articolazione delle leve di governo che tenga conto dei rapporti di forza tra gruppi e non delle competenze e
delle capacità operative dei singoli. In questa logica e perseguendo queste finalità viene profuso un
impegno che viene sottratto alle azioni amministrative.
Sono passati oltre 2 anni dall’insediamento di questa Amministrazione, e a metà mandato debbo
constatare che sono troppe le cose che non sono state realizzate, nonostante siano state approvate da
tempo. Non vedo peraltro iniziative concrete volte ad una elaborazione programmatica futura. Nonostante
questi deludenti risultati ho sempre perseguito una collaborazione stimolante all’interno ma acritica
all’esterno.
Di contro, invece, da qualche settore e da vario tempo, in sottovoce, viene indicata e coinvolta in questa
rivisitazione spartitoria anche la mia persona, mettendone in discussione gli incarichi attribuiti che, va
precisato, sono di esclusiva competenza del Sindaco e di cui è resposabile .
Nella lettera di dimissioni ho precisato che “da tempo mi sono impegnato nell’azione amministrativa,
insieme a tanti amici, ma al solo fine di dare un contributo alla soluzione dei problemi che frenano lo
sviluppo della nostra cittadina, sia nella gestione della quotidianità sia nella progettualità dello sviluppo
futuro”.
Conscio delle voci, però mai esplicitate apertamente, che mi giungevano in relazione a valutazioni,
esaminate all’interno della maggioranza, sulla opportunità di mantenere le deleghe attribuitemi, ho
preferito anticipare i tempi nella convinzione che, per non scontentare alcune richieste, era ormai maturata
la scelta di premiare l’appartenenza a gruppi o soggetti politicamente più strutturati, sia pure in assenza di
motivazioni o di contestazioni sull’operato. Di conseguenza la mia persona rappresentava l’anello più
debole perché veramente civica e priva di coperture ed il cui allontanamento non avrebbe inciso su altre
rivendicazioni. E questa scelta, ribadisco di assoluta competenza del Sindaco, è stata effettuata nonostante
la maggioranza abbia ottenuto il consenso elettorale presentandosi come coalizione di liste civiche ed il
contributo apportato dal mio gruppo sia stato rilevante ai fini del ballottaggio. Non sono solo in questa
vicenda perché la stessa sorte ha interessato la dr.ssa Emanuela Viarengo, altro Assessore giubilato e con la
quale ho sempre lavorato in sintonia e proficuamente, di cui nutro profonda stima.
Non è stata per me una esperienza positiva quella appena conclusa perché mi ha confermato che cambiano
gli slogan ma la sostanza rimane e ci si occupa delle piccole cose del momento in assenza di una seria
programmazione, forse perché manca la volontà e la capacità per affrontare le sfide future.
Le azioni finora intraprese confermano che l’alternanza delle persone non modificano i comportamenti del
passato.
Alfredo Massi