Di recente si sono appresi alcuni sviluppi della situazione di Montebello, che vedono protagonisti il Comune di Bracciano, il Commissario Regionale per l’accertamento degli abusi e la Prefettura di Roma.
Dopo anni di pene, in seguito al respingimento delle sospensive da parte della Magistratura, nel 2019 il presidente della Regione Lazio nominava il commissario ad acta per la verifica degli abusi e l’analisi della loro eventuale possibile sanatoria. La relazione finale del Commissario conferma gli abusi e ne impone la demolizione immediata, conferendo possibilità al sindaco di acquisire i manufatti abusivi (un ristorante, una piscina, 5 gazebo ed uno spogliatoio) come patrimonio pubblico. Sarebbe questa eventuale acquisizione gratuita, da effettuare tramite una Delibera di Consiglio che ne indichi la destinazione d’uso, l’unica alternativa alla demolizione. Un’occasione per il patrimonio pubblico e per le casse comunali. Occasione che però il Sindaco non intende cogliere, optando anzi, con i soldi pubblici, per una causa contro la Regione, che viene definitivamente bocciata dal TAR Lazio a settembre 2020. Il Commissario ad acta chiede quindi al Sindaco di procedere agli appalti per l’affido delle operazioni di demolizione degli abusi, ma ancora egli esita. E allora il Commissario si rivolge alla Prefettura, ai sensi della Legge 120. A gennaio 2021, l’ufficio preposto della Prefettura, in una riunione con la Regione, il Comune ed il Commissario ad acta, nonostante le opposizioni del Sindaco, decide per l’intervento del Genio Militare, che dovrà occuparsi delle demolizioni. E così il 2 febbraio di quest’anno abbiamo tutti festeggiato con i residenti di Montebello e con l’attivissimo loro Comitato, che tanto si è battuto per la legalità, in un’area che da sempre è stata vessata dalla prepotenza e dall’arrivismo. Il 2 febbraio il Genio Militare ha esperito il primo sopralluogo per verificare le demolizioni da effettuare e per computarne i costi. Ma appena pochi giorni dopo, il 9 febbraio, la Prefettura indice una nuova riunione e fa inesplicabilmente marcia indietro, adducendo un’anonima Circolare (priva di protocollo ed ufficio emittente) del 6 febbraio.
Il Comitato di Quartiere “Villaggio Montebello”, ha inviato a tutte le cariche istituzionali nazionali, a partire dal Premier Draghi, ai ministri Lamorgese, Di Maio, Franco, Brunetta, al prefetto di Roma e al Presidente della Regione Zingaretti, una nota riassuntiva della vicenda che li ha lasciati a dir poco interdetti. Nell’ apprendere queste evoluzioni, come candidato Sindaco della Lista Civica “Un passo avanti per Bracciano”, esprimo la mia piena solidarietà e quella di tutti i candidati, al Comitato di Quartiere “Villaggio Montebello”, per la resilienza burocratica che stanno vivendo, affinché sia ristabilita la legalità nel rispetto delle disposizioni di legge e che i luoghi interessati dalle violazioni delle norme urbanistiche siano liberati dagli illeciti, attraverso la demolizione degli stessi o, in alternativa, che questi entrino gratuitamente nel patrimonio disponibile del Comune di Bracciano per essere utilizzabili a fini pubblici e sociali.
Alberto Bergodi