Appuntamento il 20 dicembre ore 11 in via Doria D’Eboli 2
Un libro che è una emozione collettiva attorno alla settima arte grazie ad un regista sensibile ed attento come Luigi Lozzi. “I ricordi degli amici x il cinema” è un libro che si è materializzato strada facendo, viaggiando su una chat e improntato sulla visione collettiva di film.
Un cineforum, si sarebbe detto un tempo, ma senza dibattito finale se non una approfondita recensione del film appena proiettato preparata da Lozzi esperto cinefilo e critico cinematografico, recensione alla quale, sempre via chat, seguono eventuali commenti.
Un rito che ormai da tre anni si concretizza il mercoledì mattina quando in chat giunge lo scritto di Lozzi che apre a riflessioni.
Da questa esperienza, che coinvolge ad Anguillara decine di persone, è nato il libro. Una prima parte raccoglie i ricordi di quanti hanno voluto inviare i propri scritti sul cinema. Ne escono spaccati di vita vissuta. Esperienze d’infanzia, adolescenza e non solo, tutte da scoprire. La seconda parte del libro zooma sui film proiettati, ben 132 dei quali 27 in biblioteca comunale e il resto nella sede del locale Partito Democratico. E’ quasi una enciclopedia dei film, un affaccio sulla produzione cinematografica che viaggia dal bianco al nero al colore, dal cinima italiano ed europeo a quello statunitense fino ad affacciarsi sul cinema del Sud Est Asiatico.
Il libro edito in questi giorni verrà presentato, grazie alla collaborazione dell’Associazione Culturale Sabate con l’autore, per la prima volta sabato 20 dicembre alle 11 al Museo Storico della Civiltà Contadina di Anguillara “Augusto Montori” in via Doria D’Eboli 2
Oltre a Lozzi interverrà, quale relatrice, Maria Montori, ex bibliotecaria di Anguillara, la prima che ha aperto le porte della biblioteca a Luigi Lozzi, consapevole del valore dei film anche in chiave di socializzazione.
Non è un caso che proprio Maria Montori, nell’introduzione del libro, accenni al “cinema perduto” di Anguillara e non troppo velatamente inviti le istituzioni a dare spazio a questa lodevole iniziativa.
“Il pioniere fu Pietro, il padre di Nicola – scrive Maria Montori – insieme al suo socio Vittorino ad aprire il cinema all’inizio degli anni Cinquanta con un atto di grande coraggio, considerata la povertà del paese”. “Nonostante le poltrone di legno fossero scomode – racconta ancora – il cinema era sempre pieno”.
Il nuovo libro, le proiezioni e la raccolta delle testimonianze sarebbero di certo stati apprezzati da Angela Zucconi alla quale la biblioteca è intitolata e che nel suo splendido “Autobiografia di un paese”, diede risalto e voce a chi, in genere, è costretto ad un mero ruolo di spettatore.
