La scorso 15 febbraio 2023, a Bracciano in pieno giorno una ragazza sola veniva aggredita da cinque persone, quattro uomini e una donna. Il fatto avveniva alla fermata Cotral della Rinascente, intorno alle 13, in un luogo attraversato da tantissimi cittadini. La “colpa” della vittima è stata quella di aver provato a strappare un manifesto pieno di simboli fascisti, un manifesto abusivo tra i tanti comparsi sul nostro territorio nell’ultimo periodo. Così, a 50 m da un ipermercato e a 30 m da un bar in piena attività, nessuno si accorgeva di cinque giovani di circa trent’anni che circondavano la vittima e che dopo una rapida successione di insulti la bloccavano e la colpivano ripetutamente al volto per poi scappare nell’indifferenza generale. La ragazza, dolorante e sotto shock, ha dovuto recarsi da sola prima in ospedale e poi a sporgere denuncia ai carabinieri. Inutile e allo stesso tempo necessario sottolineare la gravità e la pericolosità di quanto accaduto, sotto molti punti di vista. Nei mesi scorsi, nei nostri articoli e nei nostri interventi pubblici abbiamo sottolineato molto spesso come la deriva corporativista e nazionalista presa nel nostro paese avrebbe potuto portare nostalgici violenti fascisti a sentirsi legittimati a compiere atti di intolleranza e di violenza e purtroppo quanto accaduto nella piccola realtà di Bracciano ci dà ragione. Non che sia la prima volta, non che si possa pensare che sarà l’ultima, questa aggressione porta con sé anche la triste constatazione che non solo il valore dell’antifascismo nella nostra società e nella nostra comunità è un riferimento per troppe poche persone, ma soprattutto che, come accaduto in altre circostanze e in altri luoghi d’Italia, la nostra comunità si è dimostrata incapace e indifferente, vigliacca e connivente, lasciando sola la vittima di una brutale aggressione di gruppo in un luogo in cui non era possibile non vedere e non sentire, e su questi temi crediamo sia arrivata l’ora, per molti, di interrogarsi seriamente. Fin troppe volte abbiamo visto derubricate azioni violente o intimidatorie da parte di gruppi neofascisti a goliardate o scontri fra bande. Fin troppe volte, e una già sarebbe troppa, abbiamo pianto giovani amici e compagni uccisi dalle lame e dalla vigliaccheria di questi criminali. Noi continueremo uniti ad opporci al fascismo e alla violenza, compatti e decisi contro questa deriva, pronti a schierarci al fianco di chi combatte l’odio, il razzismo e la sopraffazione e ci auguriamo di trovare la comunità braccianese al nostro fianco. In ogni caso gli antifascisti e le antifasciste continueranno a parlare e praticare l’antifascismo, nelle lotte politiche, nelle attività sociali e negli eventi culturali, ma anche nell’essere presenti e vigili sul territorio perché nessun* possa sentirsi di nuovo sol* di fronte alla feccia fascista e violenta.
A.N.P.I. Bracciano sez. Quintiliani – Bombieri
A.N.P.I. Anguillara
CGIL Civitavecchia – Roma Nord – Viterbo
Cobas Tuscia
Fronte Unito Costituzionale
GASP – Associazione Antifascista di Promozione Sociale
Giovani Democratici del Lago di Bracciano
Movimento 5 Stelle Bracciano
Partito Democratico Bracciano
Rete degli Studenti Medi Bracciano
Rifondazione Comunista Lago di Bracciano
Sinistra Italiana Lago di Bracciano
Unione Popolare Lago di Bracciano