Site icon Ecolagodibracciano.it

Acea e la diffida della Regione Lazio: Ladispoli ed Anguillara resistono. Canale Monterano che fa?

Gli ultimi a cadere sono stati Capena, Civitavecchia, Bracciano, Trevignano, Manziana. Prosegue ancora l’assedio ai Comuni di Ladispoli ed Anguillara. Per loro è stato fissato l’ultimatum al 3 dicembre prossimo. Dovranno aderire ad Acea Ato 2 ovvero passare il proprio servizio idrico oggi gestito in modo autonomo al colosso dell’acqua. Sugli amministratori penderebbe il rischio di danno erariale qualora dovessero effettuare lavori idrici sulla propria rete comunale. In una nota dei giorni scorsi  i consiglieri regionali Emiliano Minnucci e Marietta Tidei del Partito Democratico spiegherebbero che non si tratterebbe di un diktat, ma di un avvio di un necessario dialogo tra l’assessore Mauro Alessandri  e le amministrazioni ancora resistenti. Ad Anguillara l’amministrazione già pentastellata ha convocato un incontro pubblico per il prossimo 6 dicembre negli spazi dell’ex consorzio agrario di via Anguillarese per un confronto con i cittadini. La resistenza al passaggio ad Acea fino ad oggi appariva nei territori trasversale unendo varie forze politiche sospinti in primo luogo dal comitato acqua pubblica che ha sempre richiesto l’attuazione della legge regionale 5 del 2014. Il castello di diffide parte dal ministero dell’Ambiente oggi detenuto da Sergio Costa nominato dal governo gialloverde poi passa per la Regione Lazio poi ai Comuni.  A Ladispoli a schierarsi contro la Regione e l’assessore Alessandri anche il partito democratico locale. Si annunciano le barricate contro Acea e in difesa di Flavia Servizi. Ad Anguillara, come si è visto, l’amministrazione chiama a raccolta i cittadini e per una volta convoca un pubblico incontro sull’argomento.

Pesanti anche le considerazioni del Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Lazio che puntano il dito contro il governatore Zingaretti e che dice che mentre quello che non si è fatto in Regione Lazio potrebbe essere fatto in Parlamento dove è approdata  la proposta di legge sull’Acqua Pubblica elaborata dai Movimenti per l’Acqua illudendo sindaci e cittadini che la legge regionale 5/2014 sarà prima o poi attuata.

Graziarosa Villani

RIPRODUZIONE RISERVATA

Exit mobile version