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La Questura di Roma in una nota stampa diffusa in serata interviene sulla commemorazione di oggi.

“Si è svolta – scrive la questura – nel pomeriggio odierno la manifestazione che ha commemorato i 47 anni dell’eccidio di Acca Larentia, in cui persero la vita Bigonzetti Franco, Ciavatta Francesco e Recchioni Stefano, appartenenti al Movimento Sociale Italiano, a cui hanno partecipato militanti provenienti da tutta Italia. Nel corso della commemorazione, organizzata da Casapound, a cui hanno partecipato circa 1.300 persone, è stato chiamato il “presente” ed è stato effettuato il saluto romano dalla maggior parte degli astanti. È già in corso, da parte degli agenti della DIGOS capitolina – si legge – la visione dei filmati della manifestazione al fine di identificare coloro che si sono resi responsabili di condotte apologetiche del fascismo”.

Nei giorni scorsi era stato diffuso un appello contro il raduno ed indetta una contro manifestazione

“Ci uniamo – si legge nell’appello – al coro di chi, in queste settimane, sta continuando a rinnovare la richiesta al ministro Piantedosi di impedire il raduno fascista che viene inscenato ogni anno, il 7 gennaio, in via Acca Larentia a Roma, con tanto di saluti romani e altri macabri rituali di stampo nostalgico.

Un raduno che, da sempre, rappresenta un grave oltraggio alla nostra Costituzione e alla città di Roma, Medaglia d’Oro alla Resistenza, ma che quest’anno, alla luce del rinvio a giudizio di 31 militanti di estrema destra, disposto dalla Procura di Roma per “liturgia delle adunanze usuali del disciolto partito fascista”, in occasione della commemorazione dei fatti di Acca Larentia del 7 gennaio 2023, diventa ancora più grave e inaccettabile.

Un raduno che ogni anno genera non solo numerose polemiche, ma anche forti tensioni, paralizzando un intero quartiere, a causa dei comprovati rischi per l’ordine pubblico.

Per questi motivi rivolgiamo un appello a tutti i democratici e gli antifascisti romani affinché il 7 gennaio si mobilitino per garantire una significativa presenza che renda tangibile e visibile il ripudio di ogni forma di fascismo vecchia e nuova e la richiesta di scioglimento di tutte le organizzazioni neofasciste ai sensi della normativa vigente.

L’appuntamento è in Via Appia Nuova 357, alle ore 17.00, sotto la targa che ricorda Ivano Zino, barbaramente ucciso il 28 settembre 1978, in un agguato neofascista che fu rivendicato dai Nuclei Armati Rivoluzionari, famigerata organizzazione del terrorismo nero”.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.