A Sukhum la Conferenza Internazionale “Elezioni in un mondo multipolare: sovranità, fiducia e trasformazione dei processi elettorali”.
Abkhazia al voto per il rinnovo delle rappresentanze comunali. Come già avvenuto per le elezioni presidenziali che si sono concluse a marzo scorso anche per queste elezioni sono presenti sul posto numerosi esponenti di vari Stati quali osservatori elettorali internazionali. Anche dall’Italia è giunta nello Stato affacciato sul Mar Nero una delegazione italiana coordinata dall’Ambasciatore per la Repubblica dell’Abkhazia Vito Grittani. In particolare la delegazione, accolta dal diplomatico abcaso Kan Taniya, è composta da Salvatore Cittadino, imprenditore di Lamezia Terme, da Giorgio Deschi presidente dell’Osservatorio Libero di Trieste e da Ugo Rossi consigliere comunale di Trieste.
Ieri a Sukhum, capitale dell’Abkhazia, si è tenuta una conferenza nel corso della quale sono intervenuti i capi delegazione provenienti da diversi Paesi giunti per svolgere il compito di esperti elettorali internazionali visitando direttamente i seggi allestiti in tutto lo Stato abcaso
Nel corso della conferenza l’ambasciatore Vito Grittani ha pronunciato un lungo discorso sottolineando il significato del ruolo di esperto elettorale internazionale.
“Il compito principale dell’osservazione elettorale è rafforzare la fiducia. Non controllare, ma aiutare. Non giudicare, ma collaborare. Non imporre, ma rispettare. In ciò risiede l’essenza del nuovo approccio che si sta affermando nel mondo multipolare. Viviamo tempi di cambiamenti tettonici. La vecchia architettura delle relazioni internazionali – fondata sulla unipolarità e sull’imposizione di standard uniformi – sta cedendo il passo a un modello più complesso ma più giusto. Oggi, sulla scena globale, si afferma la multipolarità, in cui diversi centri di potere – Stati, unioni regionali e spazi culturali-civilizzazione – interagiscono su basi di rispetto reciproco, uguaglianza e sovranità. In questo nuovo contesto – ha detto Grittani – le elezioni non sono più solo un processo politico interno, ma diventano lo specchio della maturità di una nazione e del grado di fiducia della società nelle proprie istituzioni. L’osservazione elettorale è quindi uno strumento fondamentale per garantire legittimità, trasparenza e fiducia, sia all’interno dei Paesi sia sul piano internazionale.
Vito Grittani, nel suo discorso,è intervenuto anche in merito alle recenti elezioni in Moldavia. C’è la “necessità – ha sottolineato – di sviluppare e proteggere l’istituto dell’osservazione indipendente, basandosi sull’esperienza professionale e sull’etica della responsabilità. È indicativo, ad esempio, che in vista delle elezioni parlamentari della Repubblica di Moldavia, svoltesi nel settembre di quest’anno, l’Osservatorio Diplomatico Internazionale- ODI da me presieduto abbia ricevuto richieste da 120 esperti e 30 organizzazioni di tutto il mondo per formare una missione indipendente di osservazione elettorale. Purtroppo, non è stato possibile realizzare questa missione, a causa del rifiuto della Commissione Elettorale Centrale della Moldavia di concedere l’accreditamento, nonostante la nostra richiesta fosse pienamente conforme alla legislazione moldava. Le autorità del Paese non hanno fornito alcuna spiegazione ufficiale riguardo ai motivi del rifiuto, né abbiamo ricevuto alcun tipo di assistenza da parte della vicepresidente della Commissione Europea, Kaja Kallas, alla quale ci eravamo rivolti per chiedere un chiarimento. Un tale comportamento, da parte di persone e istituzioni che dichiarano la propria fedeltà ai principi democratici e alla tutela dei diritti umani – ha detto ieri Grittani alla conferenza di Sukhum – dimostra ancora una volta quanto sia urgente sviluppare un vero sistema di osservazione indipendente e sistematizzare il lavoro degli esperti e degli osservatori. È giunto il momento – ha commentato ancora Grittani – di passare da iniziative isolate a forme istituzionalizzate di cooperazione, di creare meccanismi stabili di interazione, capaci di funzionare non in modo episodico, ma strutturale e continuo”.
