Taniya

Un Paese alle urne il 15 febbraio. Un appuntamento importante. In gioco il futuro dello Stato affacciato sul Mar Nero che non rinuncia in alcun modo alla propria sovranità e che punta sul turismo ed economia agricola. Sulle elezioni presidenziali abbiamo intervistato Kan Taniya, consigliere dell’Ambasciata dell’Abkhazia in Russia. 

L’Abkhazia al voto anticipato il 15 febbraio per le elezioni del nuovo presidente a seguito delle dimissioni di Aslan Bzhania. Cosa ha determinato le dimissioni dell’ex presidente?

Le dimissioni del presidente Aslan Bzhania sono state determinate da una serie di eventi che hanno avuto luogo nel novembre 2024. Il 15 novembre, manifestanti hanno preso d’assalto edifici governativi a Sukhum, inclusi il Parlamento e l’Amministrazione Presidenziale, esprimendo il loro dissenso verso un accordo di investimento proposto con la Russia. Questo accordo avrebbe concesso significativi incentivi fiscali alle aziende russe, una mossa percepita da molti come un “tradimento diretto degli interessi dell’Abkhazia”.

Nonostante il ritiro del disegno di legge, le proteste sono proseguite, con i manifestanti che chiedevano le dimissioni di Bzhania. Il 19 novembre, dopo giorni di negoziati tra il governo e l’opposizione, Bzhania ha annunciato le sue dimissioni per “preservare la stabilità e l’ordine costituzionale” nella regione. In base all’accordo raggiunto, il vicepresidente Badra Gunba è stato nominato presidente ad interim fino allo svolgimento di elezioni presidenziali anticipate, programmate per domani 15 febbraio 2025.

Qual è il tema che più distingue i programmi elettorali dei cinque candidati in campo?

I programmi elettorali di tutti i candidati, nel complesso, non presentano differenze significative tra loro. Per quanto riguarda la politica interna, tutti sono focalizzati sul miglioramento del tenore di vita della popolazione, sulla regolamentazione delle tariffe, sull’aumento delle pensioni e sulla risoluzione delle problematiche infrastrutturali, oltre che sulla gestione degli investimenti esteri.  Per quanto concerne l’orientamento della politica estera, tutti i candidati condividono la stessa posizione: vedono lo sviluppo dell’Abkhazia nell’ambito di una stretta alleanza con la Russia.

Sullo sfondo delle elezioni ci sono gli investimenti russi in Abcasia. Quali risorse in particolare si prevedono da parte della Federazione Russa nel territorio abcaso?

Dal 2008, anno in cui la Russia ha riconosciuto l’indipendenza dell’Abkhazia, sono stati firmati oltre 200 accordi bilaterali in diversi settori, inclusa la sfera socio-economica. Attualmente è in vigore un programma di sviluppo socio-economico dell’Abkhazia, nell’ambito del quale la Federazione Russa investe annualmente fino a 4 miliardi di rubli nel Paese. Questi fondi vengono destinati a progetti infrastrutturali, al miglioramento delle condizioni sociali e allo sviluppo economico della regione.  Un settore chiave della cooperazione è il turismo: ogni anno circa 1,5 milioni di turisti russi visitano l’Abkhazia, e il loro numero continua a crescere, fornendo un contributo significativo all’economia locale.  

Uno dei progetti infrastrutturali più importanti degli ultimi decenni è la ricostruzione dell’aeroporto di Sukhum, un’iniziativa finanziata dalla Russia. Questo investimento mira a migliorare la connettività del Paese e a potenziare il settore turistico.  

Inoltre, la Russia, in collaborazione con imprenditori abkhazi, partecipa attivamente alla ricostruzione di hotel, all’apertura di stabilimenti per la produzione di latte, vino e birra, e al rilancio delle piantagioni agricole.  

In generale, la Russia rimane il principale partner economico dell’Abkhazia, contribuendo in modo decisivo al suo sviluppo economico e infrastrutturale.

Il conflitto latente con la Georgia è un argomento che fa parte del confronto elettorale?

Il conflitto latente con la Georgia non è un tema centrale del dibattito elettorale in Abkhazia. La posizione di tutti i candidati è chiara e unanime: l’indipendenza dell’Abkhazia è una realtà consolidata e non negoziabile. Nessuno dei candidati considera possibile alcuna forma di reintegrazione con la Georgia, e questa posizione riflette il consenso generale della società abkhaza. Le discussioni elettorali si concentrano principalmente sulle questioni interne, come lo sviluppo economico, le infrastrutture e il miglioramento del benessere sociale. Tuttavia, il tema della sicurezza regionale e della difesa del confine con la Georgia rimane un aspetto importante, sebbene non sia oggetto di ampio confronto tra i candidati.  

Kan

Quanti saranno gli elettori chiamati alle urne?

Secondo i dati disponibili, il corpo elettorale dell’Abkhazia è composto da circa 130.000 elettori registrati. Tuttavia, è importante notare che le cifre esatte possono variare a causa di aggiornamenti nei registri elettorali e di eventuali cambiamenti demografici. Per le elezioni presidenziali anticipate del 15 febbraio 2025, si prevede una partecipazione significativa degli elettori, data l’importanza cruciale di questo appuntamento per il futuro politico e socio-economico del paese. 

Sono stati previsti dei seggi elettorali in Russia ritengo per far esprimere il voto ai cittadini abcasi che si trovano in quei territori. Si tratta di un numero rilevante?

Sono stati istituiti seggi elettorali sia in Russia che in Turchia per consentire ai cittadini abkhazi residenti o temporaneamente presenti in questi paesi di esercitare il proprio diritto di voto. Ma il seggio turco nella città di Sakaria è stato chiuso oggi,  vigilia delle elezioni, a causa della nota di protesta della Georgia al ministero degli Esteri della Turchia. 

La Russia ospita una significativa diaspora abkhaza, con una presenza stimata di oltre 20.000 persone, concentrate principalmente nelle regioni di Krasnodar, Rostov, San Pietroburgo, Kabardino-Balkaria, Karachay-Circassia e Mosca. In Turchia, la comunità abkhaza è ancora più numerosa, con stime che variano da 600.000 a 1 milione di individui, discendenti degli emigrati del XIX secolo.

Tuttavia, non tutti i membri di queste comunità possiedono la cittadinanza abkhaza o sono registrati come elettori. Nonostante ciò, il numero di elettori potenziali in Russia e Turchia rimane rilevante, e l’istituzione di seggi elettorali in questi paesi riflette l’importanza attribuita al coinvolgimento della diaspora nel processo democratico dell’Abkhazia.

Durante le operazioni di voto decine di osservatori internazionali valuteranno la correttezza delle procedure. Da quali Stati si prevede provengano?

E’ prevista la presenza di osservatori internazionali per valutare la correttezza delle procedure elettorali. Tradizionalmente, la maggior parte degli osservatori proviene dalla Federazione Russa e da altri stati membri della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI). La partecipazione di osservatori provenienti da altri Paesi o organizzazioni internazionali potrebbe essere limitata, data la particolare situazione politica e lo status internazionale dell’Abkhazia ma data l’alta attenzione alle attuali elezioni molto probabilmente saranno accreditati gli osservatori anche dai paesi dell’Unione Europea e forse America Latina. 

Anche dall’Italia partiranno  esperti /osservatori elettorali. Quanti saranno? Quale ruolo avuto la rappresentanza diplomatica  abcasa in Italia nelle persone di Kan Taniya e Vito Grittani?

La rappresentanza diplomatica dell’Abkhazia in Italia, guidata da Vito Grittani e me, ha svolto un ruolo significativo nel promuovere la partecipazione di osservatori italiani. Attraverso le attività diplomatiche, abbiamo facilitato la cooperazione tra l’Abkhazia e l’Italia, contribuendo a rafforzare i legami bilaterali e a garantire una maggiore trasparenza nel processo elettorale.

In un’intervista recente, abbiamo già discusso le relazioni tra Abkhazia e Italia, sottolineando l’importanza della presenza di osservatori internazionali per garantire la correttezza delle procedure elettorali.

La partecipazione degli osservatori elettorali dall’Italia sicuramente contribuirà a sensibilizzare l’opinione pubblica italiana sulla situazione in Abkhazia e a promuovere una maggiore comprensione reciproca tra i due éaesi. 

Quando saranno resi noti i risultati?

Secondo quanto stabilito, i risultati saranno annunciati ufficialmente entro 2 settimane dalla data delle elezioni. Se nessuno dei candidati non prende più del 50 per cento allora ci sarà un’altro round delle elezioni entro 14 giorni dove parteciperanno solo due candidati che hanno preso più voti. 

In Italia è forte la tendenza all’astensionismo. Molti elettori non votano. Cosa accade invece in Abcasia? I cittadini hanno fiducia nel processo elettorale?

In Abkhazia, l’affluenza elettorale è tradizionalmente elevata rispetto a molti Paesi europei, inclusa l’Italia. Il voto è percepito non solo come un diritto, ma anche come un dovere civico, ed è visto come un’importante espressione della sovranità dello Stato.  

I cittadini abkhazi mostrano un forte interesse per il processo elettorale e, nonostante le sfide politiche e istituzionali, vi è una fiducia diffusa nel sistema di voto. Il fatto che in Abkhazia il voto sia spesso accompagnato da un acceso dibattito pubblico e da un forte coinvolgimento della società civile dimostra l’importanza che la popolazione attribuisce alle elezioni.  

La presenza di osservatori internazionali e di una legislazione elettorale consolidata contribuiscono a garantire trasparenza e legittimità al processo. Inoltre, il carattere relativamente piccolo della comunità abkhaza favorisce una maggiore responsabilità dei candidati e una connessione diretta tra gli elettori e il processo politico.  

Naturalmente, come in qualsiasi Paese, esistono discussioni e critiche sul sistema elettorale, ma in generale la popolazione abkhaza partecipa attivamente alle elezioni, consapevole dell’importanza di contribuire al futuro del Paese.

Kan Taniya

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.