Non era mai accaduto, a memoria, che il patrono di Trevignano Romano San Bernardino da Siena, venisse celebrato per quattro giorni di fila e che ad annunciare i festeggiamenti fosse una nota stampa della Diocesi di Civita Castellana che preannuncia la discesa in campo dello stesso vescovo monsignor Marco Salvi. La chiesa ufficiale alza la voce a colpi di rosario allo scopo di richiamare i fedeli nelle chiese ufficiali piuttosto che sul quel campo con vista lago dove la presunta veggente Gisella Cardia, ogni 3 del mese, vedrebbe la Madonna. Appare uno scontro diretto in nome di quel santo che a Trevignano compì, arringando il popolo, il prodigio della pesca miracolosa. Trevignano così scende in strada tra rosari, processioni, messe e celebrazioni con tutte le autorità civili e religiose. Saranno giorni intensi di preghiera in attesa che si compiano i fatti tanto attesi. In primis le vicende penali che riguardano la presunta veggente, quindi la comunicazione degli esiti del lavoro della speciale commissione che sta esaminando, ormai da settimane, le presunte apparizioni. Da non dimenticare poi la vicenda urbanistica, materia sulla quale a Trevignano sono maestri, che si trova alla fase dell’ordinanza in pristino dei luoghi, salvando la recinzione autorizzata dal Parco di Bracciano-Martignano.

Così la nota della Diocesi di Civita Castellana

I festeggiamenti per il Santo iniziano il 17 maggio con il Rosario nella Chiesetta di S. Bernardino e la S. Messa solenne alle ore 18, celebrata da Don Francesco Botta e il 18 maggio da Don Andrea Caporale, in ricordo della prima notte in cui San Bernardino da Siena dormì lungo le rive del lago.
Il 19 maggio alle 17.30 Rosario e solenne processione in onore di S. Bernardino, patrono di Trevignano Romano. Alle ore 19.00 nella Chiesetta di S. Bernardino, Mons. Marco Salvi, vescovo della diocesi di Civita Castellana, presiederà la S. Messa, alla presenza di autorità civili e militari, con tutte le realtà parrocchiali che animeranno la celebrazione. Alle ore 20.00 nella Casa del Fanciullo ci sarà un momento di festa. Nella Chiesetta di S. Bernardino, la mattina del 20 maggio inizia molto presto, con una S. Messa alle ore 6.00 celebrata da Don Oscar Javier Pimento Quintero e alle ore 9.00 da Don Gianpiero Paolocci, per ringraziare San Bernardino per aver salvato la popolazione dall’invasione e scoppi di mortaletti svegliano coloro che non si sono ancora svegliati. Segue la processione alle ore 9.45 in onore di S. Bernardino nelle strade e sul lago. Alle ore 11.45 S. Messa presieduta dal parroco Don
Piero Rongoni, animata dai ragazzi del catechismo.

Il pomeriggio le associazioni locali organizzano eventi e giochi per bambini. La sera il paese si ritrova nella piazza principale per la tipica rombola, per poi concludere la serata con uno splendido spettacolo pirotecnico, il tutto accompagnato da vini locali e dal famoso pesce marinato.

Un po’ di storia (sempre da nota diocesana)


Il primo incontro tra il Santo e la popolazione trevignanese in fuga, avvenne nel XIV sec., quando la popolazione terrorizzata da una voce diffusasi secondo la quale i saraceni erano sbarcati sulle coste tirreniche e si stavano avvicinando al paese. Il francescano rassicurò i fuggiaschi restando con essi cinque giorni operando, forse, qualche miracolo e insegnato alla popolazione locale come conservare il pescato del lago di Bracciano, friggendolo e macerandolo nell’aceto.
La popolazione restò talmente estasiata dall’incontro che intorno al 1450, elesse San Bernardino da Siena suo patrono, erigendo una chiesa in suo onore. Vicino la piccola chiesetta di San Bernardino appena fuori Trevignano Romano, si custodisce la statua del Patrono sopra un sasso sul quale il Santo predicò al popolo.
A Trevignano Romano si ricorda come il 27 settembre 1980, dopo 600 anni, l’esile salma di San Bernardino tornò a Trevignano. Per l’occasione il corpo del Santo sostò per un breve momento in questo luogo sacro, per poi proseguire in processione lungo le vie del paese accompagnato da un tripudio di gioia ed amore della popolazione trevignanese verso il suo patrono.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.