Oggi mercoledì 17 novembre sono riuscito ad individuare il più antico presbitero di Ronciglione menzionato in un atto del 1349 dell’Archivio Notarile di Capranica conservato presso l’Archivio di Stato di Viterbo (notaio Pietro di Nuccio di Ziano, protocollo n° 268 carte 53 verso/54 recto, atto del 2 novembre 1349), il prete si chiamava Francesco.Con questo atto Pietro di Sante (l’ultimo è il nome del padre) di Capranica vende a Simeone di Puccio di Fina parte di un pezzo di terra che possiede in comune con Nuccio suo fratello, pezzo di terra che è situato in contrada “Pecujaro” (contrada ancora oggi esistente posta vicino la stazione ferroviaria di Capranica); questo pezzo di terra, ci dice il notaio, era confinante con una proprietà dello stesso compratore, la proprietà di Lello di Bailo (?) di Ronciglione e la proprietà del presbitero Francesco di Ronciglione; l’atto poco più avanti (vedi foto n° 2, 2° riga dall’alto) menziona un’altra persona di Ronciglione un certo Pantaleo. Anche un altro atto del notaio Pietro di Nuccio di Ziano (prot. 268 cc. 64r/v, atto del 16 novembre 1349) cita un’altra persona che viveva a Ronciglione alla metà del XIV secolo, si tratta di un certo “Torta” (sic) che visto l’insolito nome e la mancanza del patronimico deve trattarsi con certezza di un soprannome.Prima di questo atto avevamo notizia di due religiosi a Ronciglione nel XIV secolo: il primo Antonio di Luzio di Mignagolo attestato fra il 1384 e il 1395 che fu clerico della chiesa di S. Maria in Capranica (pubblicato sul mio profilo facebook il 26 aprile 2021) e il secondo il monaco Lorenzo del fu Riccardo, monaco del monastero dei Santi Stefano e Lorenzo fuori le mura di Roma, documentato fra il 1381 e il 1385 come Rettore della chiesa di San Benedetto di Sutri che era soggetta al monastero di Roma (pubblicato su Facebook il 24 maggio 2021).


Prof. Carlo Maria D’Orazi

Presidente del Centro Ricerche e Studi di Capranica

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.