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Al Teatro Delia Scala per la regia di Monica Ferri la compagnia “Signori, chi è di scena” porta in scena “Il berretto a sonagli” commedia-denuncia contro le ipocrisie

Un Pirandello di denuncia, allora come oggi, trova spazio e a ben ragione nella stagione di autunno promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bracciano. Il drammaturgo di Girgenti infatti voleva mettere alla berlina l’ipocrisia di una società e velatamente anche dare il giusto ruolo alla donna, soggetta allora ad un rigoroso controllo maschile – padre, fratello, marito. 

Così per “Il berretto a sonagli”, commedia in due atti, che va in scena il 4 ottobre alle 21 con replica domenica 5 ottobre alle 18 al teatro Delia Scala di Bracciano, ben si inscrive in “Bracciano rompe gli schemi, la rassegna multindisciplinata”. 

Irrompe sul palco una delle commedie più sprezzanti. La lettura che ne dà la regista Monica Ferri è quella originale in lingua italiana, “senza tagli, perché – dice – tagliare Pirandello sarebbe sacrilegio”.  

Otto, come copione, più due solo evocati, i personaggi sul palco della compagnia “Signori, chi è di scena” che si muoveranno in una scenografia pulita, abbigliati con costumi sobri.  “La regia non punta né sulla scenografia, né sui costumi. Ho voluto far fuoriuscire il testo, i dialoghi, che costituiscono una denuncia dell’ipocrisia della società borghese nella quale bisogna fingere  che tutto vada bene altrimenti il rischio è alto. Il testo – ribadisce Monica Ferri – è assolutamente attuale”. 

Una commedia tratta dalla novella “La verità” che fece riflettere all’epoca e che fa riflettere oggi. Vi spicca la figura del personaggio di Beatrice che si confronta con Ciampa altro pilastro del testo pirandelliano. 

Presentata con successo a maggio scoso a Roma al Teatro San Giustino dove la compagnia ha sede, la messa in scena a Bracciano è molto attesa.  “Sono soddisfatta – aggiunge la regista – del lavoro fatto e dell’impegno messo nel portare al pubblico una commedia intensa come questa. Un testo potentissimo che punta il dito soprattutto sull’ipocrisia che domina una società e che, in modo velato, critica la ineluttabilità di allora della sottomissione della donna”. 

Appuntamento sabato 4 ottobre alle 21. Replica il 5 ottobre alle 18. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

 

Info: cultura@comune.bracciano.rm.it Prenotazioni: Eventbrite https://www.eventbrite.it/e/biglietti-bracciano-rompe-gli-schemi-la-rassegna-multindisciplinata-1744120213509?aff=oddtdtcreator

https://www.comune.bracciano.rm.it/

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Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e Visto da qui Lazio, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano. Il suo canale youtube è @graziarosavillani2210