Forte

Oggi, nell’ambito delle “Giornate europee del patrimonio 2025”, “Architetture: l’arte di costruire”, iniziativa sviluppata con il coordinamento del Ministero della Cultura, il Comando Regionale Lazio della Guardia di Finanza ha organizzato delle visite guidate presso il sito di Forte Aurelia, che aderisce alla Rete dei siti Fortificati (fortinrete.it/it), promuovendo il progetto comune denominato “Fortezze Aperte” che coinvolge dieci siti fortificati a livello
nazionale.
Il percorso di visita previsto permetterà di entrare fin nel cuore del manufatto storico, alla scoperta dell’architettura fortificata, in cui si alternano spazi monumentali, luoghi ipogei e terrapieni inerbiti.
In tale contesto, alla presenza del Generale di Corpo d’Armata Bruno Buratti, Comandante in Seconda della Guardia di Finanza, è stata programmata nel corso della giornata anche una visita guidata con la partecipazione di vari rappresentanti delle istituzioni locali.
Il patrimonio fortificato europeo è costituito da opere di grande fascino e pregio architettonico, imponenti e ricche di storia, talvolta mai protagoniste di eventi bellici ma comunque testimoni di guerre e delle esigenze difensive dei paesi europei fino al XX secolo.
Si tratta di strutture dotate di grandi potenzialità, meritevoli di essere aperte al pubblico perché racchiudono e custodiscono un grandissimo insieme di elementi culturali, che vanno fatte conoscere e che, opportunamente valorizzate, possono costituire la fonte di importanti flussi turistici, con beneficio delle economie locali.

Il Campo Trincerato di Roma (1877-1891), di cui è parte Forte Aurelia, è stato realizzato dopo la presa di Roma ed è composto da 15 forti e 4 batterie. La sua funzione era presidiare le principali vie di accesso alla Capitale, seguendo un anello difensivo lungo 37 chilometri, posto a circa 4-5 chilometri dalla cinta delle antiche Mura Aureliane.

Forte Aurelia (1877-1881) è uno dei primi forti costruiti nell’ambito del Campo Trincerato di Roma. Si colloca lungo la strada consolare Aurelia, a circa tre chilometri dalla porta urbana di San Pancrazio.
In fase di mobilitazione, il forte poteva ospitare una guarnigione di 510 uomini. Era armato con 22 artiglierie, posizionate allo scoperto sul terrapieno.
Dal 2016 la Guardia di Finanza ha posto in essere un’importate opera di riqualificazione e recupero del Forte Aurelia Antica, sito all’interno della Caserma “Cefalonia Corfù” che ospita alcuni Reparti della Capitale, al fine di renderlo fruibile e visitabile alla cittadinanza.
Consapevole dell’importanza storico architettonica della struttura, degli spazi verdi di cui dispone e della collocazione strategica all’interno di un quartiere ad alta densità abitativa infatti, la Guardia di Finanza, in collaborazione con il Provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna, ha posto in essere una serie di
interventi di ripristino delle condizioni originali del Forte. Tutto ciò è stato reso possibile grazie a risorse messe a disposizione dalla Guardia di Finanza, dall’Agenzia del Demanio, dal Ministero della Cultura, che ha inserito la struttura nel “Piano Strategico grandi Progetti Beni Culturali”, nonché dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove
generazioni, che ha cofinanziato alcuni interventi in occasione dei 150 anni di Roma capitale d’Italia.
Il progetto di valorizzazione del Forte, concepito all’interno di questa visione complessiva, prevede funzioni culturali, museali, espositive temporanee e didattiche. L’obiettivo è trasformare Forte Aurelia in un centro culturale polifunzionale al servizio sia della Guardia di Finanza sia della città di Roma. Tra le opere ancora in corso, sono in fase di completamento i lavori di recupero dei ricoveri centrali e la realizzazione di una sala polifunzionale ipogea all’interno del terrapieno, che fornirà i servizi necessari all’area museale ed espositiva.
La Guardia di Finanza cura il recupero del Forte Aurelia Antica nel quadro generale del protocollo d’intesa firmato con il Ministero della Cultura che prevede iniziative per la tutela, la promozione e la valorizzazione del suo patrimonio di pregio storico-artistico,  per sostenere e diffondere il profondo legame tra cultura e legalità che costituisce
uno degli assi portanti della propria azione. Anche quest’opera rientra dunque nelle iniziative del Corpo volte alla promozione della conoscenza e della consapevolezza del valore della legalità e della sicurezza economico-finanziaria.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e Visto da qui Lazio, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano. Il suo canale youtube è @graziarosavillani2210