Dodici mesi e la facoltà di scienze infermieristiche di Bracciano in via Santa Lucia verrà chiusa. Una decisione unilaterale della nuova manager che in queste ore sta sollevando forti preoccupazioni tra gli studenti, i lavoratori e le amministrazioni. Con una petizione lanciata sui social gli studenti tentano di opporsi al diktat che arriva dai vertici aziendali. Una vibrata nota di protesta arriva nel pomeriggio di oggi sui social anche dal sindaco di Bracciano Crocicchi che parla di scippo, denuncia che nulla è stato detto in sede di Conferenza dei Servizi. La paventata chiusura si iscriverebbe in un quadro di razionalizzazione delle risorse. I locali di Civitavecchia infatti sono di proprietà aziendale mentre quelli di Bracciano sono in affitto.
Si chiede da più parte alla manager nominata di recente di fare un passo indietro. Si rinnova l’annosa questione dei due pesi e due misure tra le due teste di una azienda sanitaria che non è mai stata affrontata a dovere.
A essere penalizzati in particolare gli studenti. “Mia figlia – spiega una mamma – è iscritta al primo anno del corso di laurea triennale. Come potrebbe proseguire gli studi? Andare a Civitavecchia, per la quale non ci sono nemmeno collegamenti di trasporto diretto, risulta impossibile”. Da tempo, per l’attività svolta, quello di Bracciano è considerato un polo di formazione di eccellenza per l’ambito infermieristico. La decisione di chiudere i battenti e di trasferire tutto a Civitavecchia minaccia di soffocare competenze e di privare il territorio di una struttura che forma giovani che vengono subito immessi al lavoro.
Graziarosa Villani