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Processione di Sant’Antonio finita in tragedia ad Anguillara. Un cavallo all’altezza della Croce è scivolato sul manto stradale  bagnato nel fare la curva in leggera salita ed è finito addosso ad un altro cavallo. L’animale è stramazzato a terra senza vita. Stava trasportando un carro. La processione era partita dal piazzale della chiesa Regina Pacis e dopo circa quatto chilometri lungo l’Anguillarese doveva fare tappa, se il grave fatto non fosse avvenuto, alla chiesa di san Francesco per poi arrivare al lungolago dove all’altezza della chiesetta della Rena sarebbe stata impartita, alla presenza della statua di Sant’Antonio, protettore degli animali, la tradizionale benedizione.

La morte del cavallo ha provocato forti polemiche da parte di organizzazioni ambientaliste che hanno condannato l’impiego di animali. Ora sul fatto indagano i carabinieri della locale stazione. Interessato anche il servizio veterinario della Asl Roma 4 per accertare l’esistenza di eventuali responsabilità sulla morte del cavallo.

La mattinata nera anguillarina è proseguita anche in chiesa dove una persona anziana si è sentita male ed è stata condotta fuori per i primi soccorsi.

“Non mi sono accorto di nulla – racconta il parroco Don Luigi Romano – solo al termine i miei chierichetti mi hanno chiesto chi fosse quella persona che si era sentita male ed allora ho capito che qualcosa era successo”.

La processione per la festa di Sant’Antonio è una tradizione decennale che coinvolge il vasto mondo dei cavallari del territorio. Sono in molti ad avere un cavallo di proprietà. Alla benedizione partecipano in genere anche animali domestici, cani, gatti ed altro.

Sul fatto che ha funestato una festa molto sentita – patrocinata da molte istituzioni – gli organizzatori mantengono un forte riserbo. Pur contattati telefonicamente, gli organizzatori non hanno voluto rilasciare dichiarazioni.

Rincara la dose invece nel pomeriggio l’animalista Enrico Rizzi.

“Ho telefonato a Sonny Richichi presidente dell’associazione IHP Italian Horse Protection, unico ente italiano che gode della mia stima perché realmente e concretamente difende i cavalli. L’ho voluto informare – scrive Enrico Rizzi sulla sua pagina social (sua la foto di apertura ndr) di quanto accaduto qualche ora fa ad Anguillara Sabazia con la morte di un povero cavallo durante una festa di paese. Richichi mi ha garantito l’attivazione del suo ufficio legale affinché vengano acquisiti in tempi brevi tutti gli atti dell’amministrazione comunale. Chi ha causato la morte di quel cavallo – scrive ancora Rizzi su Facebook – deve pagare. Chi aveva il dovere di vigilare, garantire il benessere dell’animale e non lo ha fatto, deve pagare”.
Il sindaco di Anguillara Angelo Pizzigallo esprime rammarico.
“Siamo – commenta Pizzigallo – profondamente dispiaciuti per l’accaduto. La morte di un animale è sempre un evento doloroso. L’organizzazione ha seguito tutte le norme e le accortezze del caso. Collaboreremo con la Asl per le verifiche del caso”.
Graziarosa Villani
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Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.