Ichiro

Nell’ambito del Progetto Bracciano.Co organizzato sul territorio del lago di Bracciano per le celebrazioni dei 150 anni delle relazioni tra Italia e Giappone, il Consorzio Lago di Bracciano e l’Associazione Culturale Sabate “Museo Storico della Civiltà Contadina e della Cultura Popolare “Augusto Montori” con il patrocinio dell’Ambasciata del Giappone in Italia promuovono la

Conferenza “Il dizionario strumento di intercultura: l’opera di Ichiro Nishikawa”

Sabato 14 maggio 2016 ore 17

Consorzio Lago Bracciano Molo degli Inglesi Bracciano

Relatore: Teresa Ciapparoni La Rocca, yamatologa

Nel corso della conferenza verrà distribuito il glossario

“A pesca di parole. Il mondo del lago nella rete del dizionario”

a cura di Carola Lodari, strumento utile per l’accoglienza sul territorio

Al termine della conferenza “cha no yu”, Cerimonia del tè secondo la scuola giapponese Urasenke a cura della maestra Michiko Nojiri

La conferenza intende riscoprire l’opera di Ichirõ Nishikawa, professore di lingua giapponese presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Statale di Milano e autore del Dizionario giapponese-italiano, (Tokyo, Edizioni Shogakukan 1993) e suggerire argomenti di riflessione, alla luce delle lingue italiana e giapponese, in vista di un maggiore scambio interculturale tra i due popoli.

Ichirõ Nishikawa (Tokyo 1930 – Milano 1995) Primogenito in una famiglia samuraica in linea femminile, con tre sorelle e un fratello, Nishikawa si laurea nel 1954 in Lettere con una tesi su Cartesio presso l’Università Imperiale di Tokyo. “Negli anni tra il 1961 e il 1967 – scrive Simone Dalla Chiesa nell’introduzione a Madri di Okinawa a cura dello stesso Ichirõ Nishikawa – egli è caporedattore presso la casa editrice di sinistra Gõdõ shuppan (Editori riuniti) di Tokyo, e si interessa di politologia e di filosofia politica. Soprattutto grazie ai suoi sforzi per la traduzione e la diffusione degli scritti di Gramsci in Giappone, Nishikawa è in questi anni un politologo molto noto e apprezzato negli ambienti culturali della sinistra giapponese, e come tale sarà poi ricordato anche dal premio Nobel per la Letteratura Oe Kenzaburõ in occasione della sua visita in Italia nel 1996. È solo verso la fine degli anni Sessanta che si assisterà a un suo progressivo e sempre più netto allontanamento dall’attività di giornalista e pubblicista e al suo avvicinarsi alla linguistica e all’insegnamento. Quali eventi significativi di questo processo si possono ricordare gli incarichi di docenza universitaria di lingua francese, quello di interprete televisivo in occasione della visita di Sartre e Simone de Bouvoir in Giappone nel 1966, la traduzione dello stesso Sartre in giapponese e, dopo il suo trasferimento in Italia nel 1970, gli incarichi di docenza universitaria di lingua giapponese e la compilazione di vari dizionari giapponese-italiano. Anche in questa sua fase, tuttavia, Nishikawa è sempre interessato alla politica, tanto da mostrare un approccio “politico” anche nell’affrontare le problematiche linguistiche. Ad esempio, si può sicuramente affermare che la garbata querelle con Fosco Maraini sulla traslitterazione alfabetica della lingua giapponese è iniziata e vissuta da Nishikawa proprio in termini politici”. Nel 1970 Ichirõ Nishikawa giunge a Roma da Tokyo. Prende subito ad insegnare la lingua giapponese presso l’Istituto Giapponese di Cultura di Roma per sette anni consecutivi. In questo periodo sposa a Roma con rito civile la professoressa Maria Celeste. Nel 1975 pubblica il Dizionario Giapponese-Italiano dei termini fondamentali. Nello stesso anno inizia un corso di lingua giapponese presso l’Università Bocconi di Milano. Nel 1977 si trasferisce definitivamente a Milano per proseguire in maniera sistematica l’insegnamento della lingua giapponese presso l’Università Bocconi e, nel contempo, intraprende quello presso le scuole civiche milanesi. Durante quegli anni compone un Dizionario dei termini economici ed inizia a lavorare al Dizionario Giapponese-Italiano (40.000 voci) che sarà pubblicato a Tokyo nel 1991 presso la casa editrice Shogakukan, specializzata nell’edizione di dizionari linguistici. Nel 1982 diviene, a seguito di regolare concorso a titoli, professore associato di lingua giapponese presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Statale di Milano. Continua comunque a collaborare con l’Università Bocconi con corsi di lingua di vario livello. Dagli anni accademici 1992/1993 al 1994/1995, senza lasciare l’insegnamento a Milano, insegna lingua e letteratura giapponese presso la Facoltà di Lettere dell’Università Statale di Torino. Oltre all’insegnamento della propria lingua materna, ha sempre portato avanti la sua primigenia attività di studioso nell’ambito delle discipline umanistiche, soprattutto linguistiche e letterarie. Durante il periodo della permanenza romana collabora alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro e sottotitola in italiano tre film di Yasujiro Ozu. Tra i suoi scritti si ricordano “Sen no Rikyu nella letteratura moderna giapponese”, sul maestro che ha codificato nel Cinquecento la cerimonia del tè e vari saggi in L’ascesa del Giappone (Franco Angeli Editore 1994). Le sue spoglie riposano al Cimitero Acattolico di Roma a Testaccio. In una dedica il Nobel Ōe Kenzaburõ scrive: “gli intellettuali giapponesi non dimenticheranno Nishikawa e Gramsci”.

Teresa Ciapparoni La Rocca – Insignita dal governo del Giappone il 3 novembre 2013 dell’Ordine del Sol Levante, Raggi in oro con rosetta per “aver contribuito al progresso e alla diffusione degli studi sul Giappone e dell’insegnamento della lingua giapponese come professore responsabile nei corsi di lingua e letteratura giapponese presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, Teresa Ciapparoni La Rocca, è nata a Roma nel 1942. Dopo aver preso il diploma in lingua e cultura giapponese dell’Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente (Is.M.E.O.) nel 1964 (premio come migliore dei diplomati dell’anno) ha lavorato presso il Ministero degli Affari Esteri, proseguendo gli studi di letteratura giapponese. Nel 1971 consegue la laurea in Lettere moderne alla facoltà di Lettere e filosofia dell’Università “La Sapienza” di Roma, e nel 1982, quella in Lingue e letterature straniere moderne (lingua giapponese) presso la medesima facoltà. Fino al 2010, anno in cui è andata in pensione, si è prodigata ininterrottamente per 39 anni nell’insegnamento della lingua e della letteratura giapponese presso l’Università di Roma. Tra i numerosi e validi studi da lei compiuti, si ricordano quelli sullo scrittore Akutagawa Ryūnosuke (1892-1927) e quelli relativi alla cultura del periodo Meiji (1868-1912), argomenti relativamente ai quali risulta essere la prima specialista in Italia.

Il progetto Bracciano.Co si avvale del patrocinio della Città Metropolitana di Roma Capitale, dei Comuni di Canale Monterano ed Anguillara ed è coordinato dal Consorzio Lago Bracciano.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.