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Si consolida l’amicizia col pranzo di raccolta fondi organizzato ad Anguillara dall’Associazione di Solidarietà ed Amicizia con il Popolo Saharawi “Enzo Mazzarini”

La causa saharawi, trasversalmente, continua a distanza di decenni a destare l’interesse e la solidarietà delle popolazioni del lago di Bracciano. Un filo diretto tra le genti attorno al lago e quelle costrette a vivere in campi profughi, cacciate dai loro territori, in costante conflitto e strette da un muro minato. 

Da quando Enzo Marrarini, nel 1996, ebbe la volontà ed il desiderio di coinvolgere personalità ed amministrazioni locali alla causa saharawi, il sostegno a questo popolo non è mai venuto meno ed anzi, negli anni, grazie all’impegno dell’Associazione di Solidarietà ed Amicizia con il Popolo Saharawi a lui dedicata, l’entusiasmo cresce, al pari dell’indignazione per l’indifferenza della comunità internazionale per questo popolo. 

Così anche questa volta il pranzo per la raccolta di fondi da destinare all’acquisto dei biglietti aerei per i bimbi saharawi che verranno a soggiornare a luglio ed agosto in molti comuni del Lazio, si è rivelato di straordinario successo. 

Un impegno importante, di puro volontariato, portato avanti dalla presidente dell’Associazione Carmen Frasca, da Serenella Capparella, da Biancarita Guidi e tanti altri uomini, donne e giovanissimi, che è riuscito ad aggregare alla causa cittadini ed amministratori locali. 

Al pranzo, organizzato ieri negli spazi della sala Orsi della parrocchia Regina Pacis, decine gli intervenuti tra i quali molti amministratori. 

C’era l’assessore Christian Calabrese, i consiglieri Liborio Marasca, Roberta Vittorini, Enrico Stronati. C’era il presidente del Consorzio Lago di Bracciano Francesco Pizzorno. 

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Un appuntamento conviviale e sentito durante il quale, grazie anche alla generosità di tantissimi commercianti di Anguillara che hanno messo a disposizione merce e buoni regalo, si è tenuta una pesca, destinata anch’essa alla raccolta fondi. 

Ed il ponte tra il lago e il deserto si è concretizzato nel collegamento video con uno degli accompagnatori che, mettendo fuori il telefono, ha mostrato la semplicità del modo di vivere delle genti saharawi nel deserto algerino. 

Un’amicizia che non scema e che anzi si rinnova sempre più stretta di anno in anno. 

Carmen Frasca nel prendere la parola ha ringraziato tutti i presenti e sottolineato che i bimbi quando arrivano in Italia sono seguiti in primo luogo dal punto di vista sanitario. 

Anche per il 2024 torna così il progetto “Piccoli Ambasciatori di Pace”, un progetto reso possibile oltre all’impegno dell’Asaps anche di molte amministrazioni, associazioni, parrocchie, volontari. 

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Tutto per un soggiorno e una speranza di futuro per i piccoli saharawi che, assieme al loro popolo, attendono che si ponga fine alla loro diaspora ad opera del Marocco, con il placet della comunità internazionale. 

Da 33 anni si attende un referendum. E dal 1991 è attiva la Missione delle Nazioni Unite Minurso. 

The United Nations Mission for the Referendum in Western Sahara (MINURSO) was established by Security Council resolution 690 of 29 April 1991 in accordance with settlement proposals accepted on 30 August 1988 by Morocco and the Frente Popular para la Liberación de Saguia el-Hamra y de Río de Oro (Frente POLISARIO).

The settlement plan, as approved by the Security Council, provided for a transitional period for the preparation of a referendum in which the people of Western Sahara would choose between independence and integration with Morocco.

The Special Representative of the Secretary-General was to have sole and exclusive responsibility over matters relating to the referendum and was to be assisted in his tasks by an integrated group of civilian, military and civilian police personnel, to be known as the United Nations Mission for the Referendum in Western Sahara.

Ma il referendum non arriva.

Qui l’ultimo rapporto presentato https://minurso.unmissions.org/sites/default/files/s-2023-729_-_sg_report_on_minurso_-_english.pdf

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.